In Toscana si torna a parlare del problema carceri. Le strutture penitenziarie della regione sono afflitte dal sovraffollamento, ed il nuovo governo, per risolvere l’emergenza, propone la costruzione di nuove strutture detentive.
Franco Corleone, il garante dei diritti dei detenuti della regione Toscana, non concorda con gli obiettivi del nuovo governo: secondo Corleone, non serve costruire nuove carceri, ma bisogna migliorare quelli esistenti. Suggerisce, inoltre, di ridurre il numero di presenze adoperando misure alternative al carcere per alcuni detenuti.
Per coloro che sono in semilibertà, inoltre, si potrebbe pensare ad un luogo esterno al carcere in cui farli dormire. Si deve puntare, soprattutto, alla riduzione del tasso di recidiva, come è accaduto in Olanda, dove sono stati chiusi diverse carceri perché non vi era più bisogno di avere molte strutture.
Corleone ha concluso il suo ragionamento sottolineando come sia importante anche cambiare la vita quotidiana dei detenuti, con un maggiore impegno ad inserirli in un contesto che possa dare loro una soddisfazione di tipo culturale o artistico.
Regione Toscana, il problema sanità nelle carceri.
Un grande problema che si discute nelle carceri toscane è legato alla questione salute, sia fisica che mentale. L’agenzia della sanità della regione Toscana ha divulgato dei dati riguardanti le patologia diffuse nelle carceri.
Nel carcere di Firenze il 62,1% della popolazione è affetto da almeno una patologia, mentre in tutta la regione Toscana questa percentuale è del 58,7%. Le patologia di gran lunga più diffuse sono quelle psichiatriche, e a seguire ci sono le malattie infettive e quelle cardiovascolari.
Frequenti sono anche le malattie infettive e parassitarie, mentre in diminuzione sono quelle legate ai disturbi dell’apparato digerente.