Proseguono le visite dei radicali all’interno delle carceri italiane. Nei prossimi giorni una delegazione dei radicali sarà nel carcere di Sollicciano a Firenze, per verificare se i cambiamenti promessi durante una precedente ispezione, avvenuta tre mesi fa, sono stati attuati: il carcere fiorentino presenta gravissime carenze che comportano condizioni di vita disumane e degradanti per i detenuti. Presenti saranno Rita Bernardini, leader del Partito Radicale, e Massimo Lensi, dell’Associazione radicale “Andrea Tamburi”.
I commenti dei radicali sulla mancata riforma dell’ordinamento penitenziario.
I radicali hanno specificato che la visita nel carcere si rende necessaria ed imminente in quanto il nuovo Governo sembra non voglia proseguire la scia iniziata dall’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, che ha proposto una riforma dell’ordinamento penitenziario che forse non vedrà mai l’approvazione definitiva: sembra che il nuovo esecutivo voglia rendere le carceri sempre più dure, riducendo le misure alternative alla carcerazione e stravolgendo la funzione rieducativa dell’esecuzione di pena specificata nell’articolo 27 della Costituzione. Potrebbe invece venire approvato un Piano Carceri per la costruzione di nuovi istituti penitenziari.
I radicali non mancano di far sentire la loro voce: “A tutto questo noi ci opponiamo e continuiamo a invitare le istituzioni a tornare al dettato della Costituzione rientrando nella legalità e rendendo il pianeta carcere”. La pena, sottolineano, non deve calpestare la dignità delle persone, ma deve essere un momento di recupero della persona e di reinserimento sociale e lavorativo.
“Il carcere non può e non deve essere il luogo della “tortura democratica” e della vendetta sociale, ma una struttura di servizi all’interno della quale trovare una strada diversa dal reato per tornare a vivere nella società e renderla più sicura”, fanno sapere i radicali, che annunciano di continuare la loro lotta nonviolenta fino a quando le loro speranze di un carcere più umano non si realizzeranno.