Il presidente del M5S Giuseppe Conte, in una lunga intervista rilasciata oggi a La Stampa ha criticato la Nadef approvata nei giorni scorsi dall’esecutivo, sottolineando di come sia giusto far quadrare il bilancio dello Stato ma di come sia assolutamente indispensabile far quadrare anche i conti delle famiglie, su cui pesano notevolmente tanti rincari. Secondo il presidente del M5s, bisogna investire su politiche espansive, perchè con la politica del governo attuale i mercati si preoccupano e lo spread sale a causa di “un governo fermo, che non offre una visione e una prospettiva di crescita”.
Conte difende il Superbonus e indica le priorità della legge di Bilancio!
Sul Superbonus e sul buco nei conti pubblici, ha ribadito che le politiche di crescita devono essere valutate dal lato dei costi ma anche da quello dei ritorni, i 100 miliardi di maggiori entrate che le politiche espansive del governo Conte hanno contribuito a generare. Secondo il leader del M5S, nella legge di bilancio, le risorse andrebbero usate per risollevare la Sanità, per gli aiuti alle famiglie in difficoltà e per evitare tagli all’istruzione e alla ricerca. In particolare per quel che attiene al capitolo sanità occorre una proposta comune deve passare anche da una riforma del titolo V della Costituzione, per far tornare la gestione della sanità allo Stato.
Giorgetti difende l’operato del governo!
Il ministro dell’economia Giorgetti nella premessa alla Nadef ha difeso le scelte economiche dell’esecutivo, ed ha sottolineato di come sia necessario fare scelte difficili, talvolta impopolari, vista la la situazione economica e di finanza pubblica così delicata, gravata dall’onere degli incentivi edilizi, dal rialzo dei tassi e dal rallentamento del ciclo economico internazionale. Il governo ha scelto di affrontare i problemi come inflazione, povertà energetica e alimentare, decrescita demografica, promuovendo anche gli investimenti, l’innovazione, la crescita sostenibile.
Come verranno impiegate le risorse disponibili!
Gli spazi in deficit per 3,2 miliardi nel 2023 saranno destinati al conguaglio anticipato dell’adeguamento Istat per i trattamenti pensionistici previsto per l’anno 2024, a misure per il personale delle pubbliche amministrazioni e alla gestione dei flussi migratori, mentre nel 2024 e 2025, le risorse saranno utilizzate per il taglio al cuneo fiscale, l’attuazione della riforma fiscale, il sostegno alle famiglie, la prosecuzione dei rinnovi contrattuali della Pa, e per che riguarda la sanità, il potenziamento degli investimenti pubblici.