Dopo circa due mesi, secondo il consueto report settimanale, scendono i contagi che in termini assoluti sono 41.620, mentre sale invece dal 5 al 5,8% il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di medicina, quello delle terapie intensive dall’1,1 passa all’1,3%. Sale l’Rt al di sopra dell’1, passando da 0,96 sale a 1,08. L’incidenza più elevata si registra in Valle d’Aosta, la più bassa in Sicilia con appena 4 casi. Intanto, negli Stati Uniti sta letteralmente dilagando una nuova variante, la HV.1, che ha una mutazione simile alla Delta. Secondo gli esperti, si prevede un arrivo a stretto giro anche nel nostro Paese.
La nuova variante HV.1 sta dilagando negli Stati Uniti. I primi pareri!
Per il momento HV.1 è ancora sotto osservazione negli Stati Uniti. Secondo Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, a livello di evasione del sistema immunitario si comporta come l’intera famiglia Omicron. L’unica che un po’ si distingue da tutte le altre è Pirola , ma HV.1 è una sottovariante di EG5.
La sintomatologia delle attuali varianti in circolazione in Italia!
Michele Lagioia, Direttore Medico Sanitario dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano, sul sito dell’Humanitas, ha fatto un punto sul quadro epidemiologico del nostro paese, ed un elenco dei i sintomi legati alle varianti attualmente in circolazione. Si tratta di febbre, tosse secca, difficoltà respiratorie, naso che cola, congestione nasale, mal di gola, mal di testa, voce rauca e dolori muscolari e articolari. Attualmente chi risulta positivo a un test Covid non è più tenuto a isolarsi, ma Lagioia consiglia in ogni caso di restare a casa se si è sintomatici, utilizzare una mascherina se si hanno contatti con altre persone, tenersi lontani da ambienti affollati e persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza ed evitare di frequentare ospedali o RSA.
L’appello al ricamo vaccinale nei confronti delle persone fragili!
A proposito delle persone più fragili e vulnerabili, non sono mancati gli appelli lanciati dai medici al richiamo vaccinale. Roberto Parrella, vicepresidente Simit e componente del Comitato scientifico del `VII Workshop nazionale Hot Topics in infettivologia, ha rimarcato che il Covid resta un rischio reale per le persone fragili, per le quali il richiamo è assolutamente consigliato, visto anche che si tratta di vaccini aggiornati alle più recenti varianti.