Incontro Joe Biden – Xi Jinping, quattro ore candide e costruttive!

Joe Biden e Xi Jinping, leader rispettivamente di Usa e Cina, hanno avuto un incontro al vertice durato quattro ore a Woodside, in California.
Joe Biden e Xi Jinping si incontrano

Si è svolto a Woodside, in California, il primo incontro dopo oltre un anno fra Stati Uniti d’America e Repubblica Popolare Cinese. Le due superpotenze erano rappresentati dai rispettivi leader, Joe Biden e Xi Jinping. Il Presidente americano ha dichiarato, al termine del vertice durato quattro ore: “Abbiamo fatto certi importanti progressi, i colloqui sono stati molto costruttivi e produttivi” e, ancora, ha definito la discussione “candida e costruttiva”. Si tratta di una presa di posizione molto significativa, visto e considerato che negli ultimi tempi le relazioni fra i due Paesi erano arrivate al minimo storico.

Cina e USA non possono voltarsi le spalle!

Scopo del vertice era quello di ammortizzare le tensioni per “capirsi reciprocamente in modo chiaro e fare in modo che la competizione non sfoci in conflitto” come, dopo i saluti di rito, ha dichiarato sempre Biden. E al fine di “superare le differenze” in uno spazio globale “abbastanza grande per la convivenza e per il successo di Cina e Stati Uniti“, che “non possono voltarsi le spalle”, né tampoco sullo scenario di un’economia internazionale “in ripresa ma con uno slancio lento, appesantita dal protezionismo”, secondo quanto ha detto a mo’ di chiosa Xi Jinping, sostenendo di immaginare un “futuro promettente” dei rapporti fra Stati Uniti e Repubblica Popolare.

I punti di divergenza: Taiwan, Xinjiang, Tibet e Hong Kong!

Pur nella positività della ripresa del dialogo fra i due colossi mondiali, non vengono meno i punti di divergenza e di tensione fra le superpotenze, a cominciare dalla questione di Taiwan. Oltre a ciò i rapporti economici sono messi in discussione dalle sanzioni e dalle limitazioni da parte degli Usa all’esportazione di alta tecnologia e da parte cinese alla concorrenza competitiva senza parità di condizioni. C’è stata poi un’uscita poco opportuna di Biden che in pubblico ha definito Xi un “dittatore”, sollevando obiezioni sui soprusi nel campo dei diritti umani in Cina, inclusi quelli nello Xinjiang, in Tibet e a Hong Kong. Il risultato più importante è in ogni caso il ripristino della comunicazione al più alto livello, con una linea diretta tra i due Presidenti in caso di crisi.

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