La manifestazione di Cgil, Anpi e di altre 100 associazioni e comitati ha avuto una grandissima eco. Durante il lungo incontro c’è stato un focus su salario minimo e lavoro. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini ha rilanciato a gran voce l’introduzione del salario minimo, una soglia al di sotto della quale non si potrà scendere, perchè 5-6 euro all’ora sono paghe da fame. Per il leader della Cgil il governo piuttosto che convocare le parti sociali per dibattere di contratti, rappresentanza, salario minimo, ha subappaltato il suo ruolo al Cnel.
Tutela del salario, pensioni e reddito!
Landini ci ha tenuto anche a ricordare che il numero dei giovani che decidono di lasciare l’Italia e di trasferirsi all’estero è superiore a quello degli stranieri che vengono nel nostro Paese. Dall’Italia i giovani rischiano seriamente di andare via prima ancora di poter trovare un lavoro, perché qui sono sottopagati. Salario, pensioni, reddito dovrebbero essere i temi fondamentali di dibattito e confronto tra governo e sindacati per Landini, che ha ribadito con forza: “Noi rappresentiamo la maggioranza di questo Paese. Abbiamo bisogno di batterci per i diritti, per il lavoro, per la Costituzione. Noi non ci fermeremo“. Inoltre, per Landini la priorità del Paese non è l’autonomia differenziata. Bisogna concentrare gli sforzi su salari e pensioni, lotta all’evasione fiscale e alla precarietà.
La difesa dei valori costituzionali come la dignità del lavoro e la sanità pubblica!
Landini ha poi ricordato la “battaglia fondamentale” contro le morti sul lavoro, e definito “inaccettabile” il taglio della spesa sanitaria inserito nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef). In piazza anche la segretaria dem Elly Schlei e l’ex segretario del Pd Pierluigi Bersani uniti per difendere valori fondamentali come la dignità del lavoro, la sanità pubblica, l’ambiente.
