Parricidio in provincia di Salerno, la vittima è un gommista di Eboli in pensione

L'Arma dei Carabinieri è una delle forze di polizia italiane, con competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza.

Dramma familiare dall’esito tragico ieri sera a Eboli, in provincia di Salerno. Nel corso di una violenta lite, per motivi probabilmente futili, in Rione della Pace, il settantaseienne Riccardo Santimone, gommista in pensione, è stato accoltellato a morte dal figlio Vincenzo, di quarantasette anni, sofferente di disturbi psichici. L’autore dell’atroce parricidio è stato immediatamente arrestato con l’accusa di omicidio dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, coordinati dal capitano Serafino Palumbo, che ha condotto le indagini e l’operazione.

Un fendente mortale alla gola!

Riccardo Santimone, chiusa l’officina di gommista diversi anni fa, aveva trovato lavoro presso una clinica di Eboli, ma in seguito si era ritirato in pensione. Era dedito all’assistenza della moglie malata. Ieri sera, verso le sette, il figlio Vincenzo irrompe in casa, scatenando un litigio. L’uomo, che soffre di problemi psichici, impugna un coltello da cucina, con il quale sferra dei fendenti che colpiscono il padre alla gola. La ferita è mortale. Gli inquirenti stanno ricostruendo la dinamica dell’aggressione, e una successiva autopsia darà ulteriori dettagli su quante sono state le coltellate inferte.

La telefonata al fratello e l’arresto del parricida!

Da una prima ricostruzione risulta che, dopo il parricidio, Vincenzo ha spostato il corpo della vittima nella cucina, tentando di simulare un malore. In seguito ha telefonato al fratello per avvisarlo e questi, arrivato sul posto e trovata la macabra situazione, ha allertato i Carabinieri che hanno proceduto all’arresto dell’assassino. Vincenzo adesso è in carcere a Salerno. Il procuratore Licia Vivaldi, ha dato disposizione per l’autopsia, che nei prossimi giorni sarà eseguita.

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