Nella tendopoli di San Ferdinando, che da anni ospita i braccianti migranti è scoppiato un nuovo rogo dove è morto un ventiseienne senegalese. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme ed hanno allestito una postazione fissa. Le cause dell’incendio sono ancora sconosciute, ma si ipotizza il rogo sia scatenato a seguito ad un fuoco acceso in una delle baracche per riscaldarsi dal freddo della notte.
Nuovo incendio nella tendopoli di San Ferdinando: la prefettura ha disposto trasferimento dei migranti
Come viene riportato in un comunicato della Prefettura, nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si è discusso sul come affrontare e superare la situazione di precarietà in cui si trovano i migranti ed è stato anche approntato un piano per il loro trasferimento in altri alloggi. Il prefetto ha sottolineato l’importanza “di attuare politiche attive di integrazione e inclusione nel tessuto socio economico della Piana di Gioia Tauro attraverso forme di accoglienza diffusa, anche ai sensi dell’art. 40 del Testo unico sull’immigrazione, così come convenuto nelle riunioni che si sono susseguite in Prefettura”.
“In quelle occasioni – ha aggiunto – anche la Regione Calabria ha manifestato la disponibilità a contribuire alla soluzione del problema con strumenti che incentivino le locazioni, come la creazione di un apposito Fondo di garanzia per i proprietari che concedono un immobile in locazione, nonché l’investimento di risorse finanziarie per l’eventuale ristrutturazione di beni confiscati o del patrimonio pubblico”.