L’assassino stato catturato e arrestato ieri sera in casa sua. Billi Jay Sicat, un 43enne di origini filippine stava preparando la propria fuga dopo aver brutalmente assassinato Mariella Rota, titolare di una tabaccheria di cui l’uomo era regolare cliente. Ieri verso le 13 la donna, 66 anni, stava chiudendo il proprio esercizio per la pausa pranzo, quando è stata raggiunta alle spalle da Sicat, che ha abbassato la saracinesca per impedire alla donna di fuggire, avventandosi poi su di lei con una mannaia. Ogni tentativo della donna di difendersi è stato inutile. La ricostruzione dell’efferato omicidio è stata possibile grazie alla telecamera di sorveglianza, che ha ripreso interamente la scena, permettendo alla polizia di identificare rapidamente l’autore grazie a un vistoso tatuaggio presente sul suo braccio.
La ludopatia come movente dell’omicidio.
Dopo aver compiuto il crimine, infatti, Sicat aveva sottratto un hard disk che riteneva destinato a registrare le immagini della telecamera, credendo in questo modo di aver eliminato le prove, e si era allontanato senza prelevare nient’altro dalla tabaccheria. Questo particolare rivela che il movente dell’assassinio non era la rapina: Sicat si è recato al fatale appuntamento con la sua vittima dopo aver pianificato con metodo una spedizione punitiva, che aveva come unico obiettivo l’eliminazione di colei che riteneva responsabile della propria sfortuna. Ma come si può arrivare a un esito così tragico? La causa è purtroppo da ricondurre alla ludopatia ossessiva da cui è affetto Sicat. Gli antefatti sono stati rapidamente ricostruiti dagli inquirenti: l’omicida, pur essendo disoccupato, si recava ormai da tempo nella tabaccheria gestita dalla signora Rota per sperperare le poche centinaia di euro guadagnate dalla moglie. Nel suo delirio, Sicat deve aver ritenuto che la donna fosse colpevole della sua sfortuna al gioco e andava in qualche modo “punita”.