Gli esodati non salvaguardati continuano a chiedere la risoluzione di una questione che si trascina, ormai, da otto anni. Il Comitato 6.000 #Esodati Esclusi ha rivolto un appello al Presidente, On. Andrea Giaccone, e ai membri della Commissione Lavoro della Camera, in rappresentanza degli oltre 6.000 ex-lavoratori Esodati tuttora rimasti esclusi dal diritto alla pensione, affinché, “ad oltre un anno dall’inizio di questa Legislatura e nonostante le numerose promesse e rassicurazioni non mantenute, venga loro riconosciuta la giustizia sociale dovuta dalle Istituzioni”.
“La categoria dei 6.000 Esodati Esclusi ha contorni giuridici ben precisi trattandosi degli esodati rimasti esclusi per vizio di data dall’Ottava Salvaguardia e quindi necessita di un preciso e doveroso provvedimento di sanatoria. L’ultimo provvedimento, adottato dal Governo Renzi, conteneva rilevanti e penalizzanti disparità di trattamento tra diverse categorie di ex-lavoratori, in quanto prevedeva una deroga di 10 anni dall’applicazione della L.214/2011 solo per una categoria di lavoratori che quindi è stata salvaguardata al requisito fino al 31/12/2021.
Tutte le altre categorie sono state ingiustamente penalizzate in quanto il beneficio della loro salvaguardia si limitava alla decorrenza 6/1/2018 e 6/1/2019. Una grave disparità di trattamento che ha generato la rimanenza di circa 6.000 ex-lavoratori esclusi dal provvedimento adottato con la L. 232/2016″, viene chiarito in un comunicato.
La sanatoria dell’ottava salvaguardia
“Chiediamo che l’attuale Governo sani questa ingiustizia, restituendo il diritto alla pensione a questi ex-lavoratori che ne sono stati defraudati, con un immediato provvedimento di sanatoria da inserire nella Legge di Bilancio attualmente in preparazione che preveda:
a) la riapertura dei termini previsti dalla L.11/12/2016, n. 232 comma 214 (Ottava Salvaguardia) tali da assicurare anche alle categorie B), C), D), E) ed F) in essa riportate, il diritto alla pensione (con le norme ante L. 214/ 2011) a coloro che maturano il requisito entro il 31/12/2021, così come era previsto per la categoria A); b) oppure l’emanazione di un nuovo provvedimento di sanatoria previdenziale di pari contenuti”
“Rivolgiamo pertanto un forte e accorato appello affinchè la Commissione Lavoro si faccia parte attiva nel sostenere la nostra richiesta di giustizia restituendo finalmente anche a noi ultimi 6.000 Esodati il diritto di andare in pensione con le stesse regole degli altri 144.000 Esodati già salvaguardati”, ha ribadito il Comitato 6.000 Esodati Esclusi.
Emergenza sociale
“Tutti gli Esodati che maturano il requisito entro il 31/12/2021 hanno pari diritti! LA NOSTRA E’ UNA VERA EMERGENZA SOCIALE ALLA QUALE OCCORRE SOLLECITAMENTE DARE RISPOSTE!
Molti di noi dovrebbero essere già in pensione da quasi 2 anni avendo già maturato i requisiti dai quali sono stati tagliati fuori per pochi giorni o pochi mesi e hanno già perso dunque 2 anni di reddito che spettava loro mentre non sanno come sopravvivere“, ha sottolineato il Comitato 6.000 Esodati Esclusi.
Gli ultimi 6.000 Esodati Esclusi rivendicano con la massima URGENZA che la loro questione abbia la massima priorità nei provvedimenti previdenziali dell’attuale Governo. “Non è concepibile tenere più oltre questi cittadini e le loro famiglie nella disperazione, privandoli del diritto previdenziale previsto per una sola categoria di lavoratori nell’Ottava Salvaguardia”.