L’Inps, con la circolare n.117 dell’11 dicembre 2018, ha reso noto il differimento del termine della prescrizione dei contributi pensionistici dovuti ai dipendenti pubblici al 1°gennaio 2020. “Dopo tante pressioni, Inca, Cgil, Funzione Pubblica e Flc hanno ottenuto dall’Inps il rinvio di un anno della prescrizione inizialmente prevista il 1° gennaio 2019, ufficializzato nella circolare n. 117 dell’11 dicembre scorso”, ha dichiarato l’Inca Cgil.
“Questo periodo in più a disposizione consentirà all’Istituto previdenziale pubblico di completare il popolamento degli estratti contributivi dei pubblici dipendenti, che attualmente risultano ancora carenti per un numero importante di lavoratori e lavoratrici. Riteniamo quindi positivo aver ricevuto questo segnale da parte dell’Istituto che ha compreso le difficoltà e la portata di tale novità ed è stato così premiato il nostro impegno e la nostra costanza nel portare avanti questo tema, che era diventato fonte di insicurezza per tanti dipendenti pubblici”, ha precisato il Patronato.
Ulteriore differimento della prescrizione contributiva
L’Inca ha precisato, inoltre: “Inca, Cgil, Funzione Pubblica e Flc, quindi, continueranno nel loro lavoro per la sistemazione delle posizioni contributive individuali, ma si augurano anche che l’emendamento governativo promesso, da inserire nella prossima legge di Bilancio per spostare l’avvio della prescrizione contributiva a decorrere dal primo gennaio 2022, possa avere seguito. Ciò consentirebbe di “dare all’Inps e alle amministrazioni pubbliche ulteriori tre anni di tempo per aggiornare tutte le posizioni contributive pubbliche”.
La circolare Inps n. 117 dell’11 dicembre 2018
La circolare Inps n.117 dell’11 dicembre 2018 differisce dal 1° gennaio 2019 al 1° gennaio 2020 il termine di decorrenza delle indicazioni della circolare n. 169/2017 intitolata “Prescrizione dei contributi pensionistici dovuti alle Gestioni pubbliche. Chiarimenti”.