Salario minimo, il Cnel approva il documento. Le diverse reazioni

Novità sul capitolo tanto dibattuto del salario minimo. Il Cnel ha approvato il documento in materia, che ha generato critiche e dall'altro pareri favorevoli.
Lavoro - Part Time

L’assemblea del Cnel ha approvato il documento finale sul lavoro povero e il salario minimo, che non si prefigge l’introduzione di un salario minimo orario ma il rafforzamento della contrattazione nazionale collettiva. Il documento elaborato dalla commissione d’informazione del Cnel è passato in assemblea con 39 voti a favore e 15 contrari su 54 votanti. Contrari Cgil, Uil e Usb. Il Cnel propone di introdurre per i lavoratori più deboli una tariffa tramite contrattazione, eventualmente sostenuta da un’adeguata normativa di sostegno, parametrata sugli indicatori della direttiva europea o comunque interventi legislativi ad hoc funzionali a incrementare il numero di ore lavorate nell’arco dell’anno.

La proposta del Cnel sul salario minimo!

Per il Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, organo con funzione consultiva rispetto al Governo, alle Camere e alle Regioni, il lavoro povero riguarda in modo più accentuato lavoratori temporanei, parasubordinati, occasionali, stagisti, lavoratori con mansioni discontinue o a tempo parziale, per i quali si può immaginare di introdurre una tariffa tramite contrattazione. Per presidente del Cnel Renato Brunetta parlare di 9 euro all’ora non ha senso se non c’è la sostenibilità economica.

La posizione di Confindustria sul salario minimo!

Sul tema del salario minimo anche Confindustria resta convinta che la mera introduzione, non accompagnata da un insieme di misure volte a valorizzare la rappresentanza, non risolve il problema del lavoro povero. Secondo il presidente Carlo Bonomi la Costituzione ci obbliga a riconoscere al lavoratore un salario giusto, funzione “è affidata alla contrattazione.

Le conclusioni di Elly Schlein!

Secondo la presidente del Pd Elly Schlein, l’esito delle votazioni sul documento finale sancisce una divisione all’interno del Cnel da far si che le conclusioni offerte al governo ne risultino fortemente indebolite. La nostra proposta del Pd rafforza la contrattazione collettiva e si fa carico di difendere i lavoratori e le lavoratrici più deboli sul nostro mercato del lavoro, ponendo una retribuzione minima sotto la quale non si deve mai andare. L’intenzione del Pd è di incalzare il governo sull’approvazione del salario minimo a 9 euro all’ora.

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