Caldo anomalo e caro vita, che sta pesando molto sul bilancio delle famiglie, stanno determinando un calo significativo delle vendite dei capi invernali. Questo è il dato segnalato da Confesercenti. Fismo ha chiesto lo spostamento dei saldi alla prima settimana di febbraio, in modo da avere più tempo per recuperare le vendite. Secondo Benny Campobasso, Presidente nazionale Fismo Confesercenti, lo slittamento dovrebbe diventare una misura strutturale.
Caldo anomalo e caro vita stanno pesando sul calo delle vendite.
Il caldo anomalo sta causando una contrazione degli acquisti di capi invernali a cui si aggiunge l’aumento dei prezzi in generale. Benny Campobasso, Presidente nazionale Fismo Confesercenti, ha rimarcato che le condizioni climatiche anomale si sono protratte per tutto settembre e ottobre, condizionando in negativo il lancio delle collezioni invernali. Il caro-vita ed il cambiamento climatico hanno aumentato sensibilmente le difficoltà per i negozi di moda. La proposta, per tamponare questo problema e permettere ai negozianti d’abbigliamento di vendere la merce a prezzo pieno, è di spostare la data dei saldi invernali 2024 alla prima settimana di febbraio, in modo da avere più tempo per recuperare le vendite perse.
Saldi in periodi sbagliati vanno a danno degli operatori commerciali.
Con i saldi fissati ad inizio gennaio, non c’è materialmente il tempo di vendere le merci a prezzo intero. Le vendite di fine stagione, sia quelle invernali che quelle estive, se vengono svolte nel ‘giusto periodo’ rappresentano un’occasione per i consumatori e per gli operatori commerciali. Altrimenti per i negozianti è solo una perdita. Attualmente i saldi hanno inizio in periodi precoci rispetto al ‘fine stagione’ reale. Questo sfavorisce i negozi rispetto alla grande distribuzione ed alle piattaforme eCommerce, che hanno la possibilità di vendere i prodotti a prezzi molto competitivi.