Napoli per riscattare il ko di Genova, dopo il primo vero “processo” alla nuova avventura di Ancelotti. Fiorentina per confermarsi sorpresa della stagione dopo il punteggio pieno delle prime due giornate. Inizia così la sfida del San Paolo, col 4-3-3 dei viola in maglia rossa, e col tridente confermato Chiesa, Simeone, Eysseric. Nel Napoli ci sono invece Callejon, Mertens e Insigne in campo contemporaneamente (con Milik in panchina) ma senza trio offensivo. Ancelotti disegna infatti gli azzurri col 4-4-2, Zielinski e Callejon sono larghi, Insigne fa da rifinitore e Mertens gli gioca accanto.
La partita: decide il gol di Insigne.
Due le chance azzurre della prima frazione: prima proprio di Insigne che prova la volée su cross di Zielinski fuori di poco. Dunque anche Callejon sempre imbeccato dal polacco che cerca il diagonale al volo di destro. Nella Fiorentina chance per Eysseric da fuori e per Chiesa che sfrutta una palla persa dal limite di Allan e prova il piazzato, fuori vicino al palo.
Nel secondo tempo il copione segue dunque lo stesso del primo, con la squadra di Ancelotti che inizia forte fino ad arrivare ad attacchi a pieno organico alla metà della ripresa. Dopo due minuti Hamsik spara alto su suggerimento di Callejon, mentre la prima luce accesa da Mertens è in realtà la sua ultima giocata. Il belga salta l’uomo sulla destra al 56’ e cerca il tiro a giro sul secondo palo: fuori. Subito dopo Milik lo sostituisce.
Nella Fiorentina entrano invece Dabo per Gerson e Fernandes per Veretout. Ci provano poi per il Napoli Zielinski (alto il mancino dal limite) e ancora Insigne, che prima semina il panico in area ma stringe stroppo il destro sul primo palo e poi prova anche la girata di testa a centro area addirittura da vero numero “9”.
Ma è nel finale che si decide la partita. A dieci dal termine il guizzo è sempre suo, di Lorenzo Insigne. Che dialoga centralmente con Milik confermando l’andamento di tutta la partita: in un nuovo ruolo, più centrale e molto pericoloso per tutti i suoi ottanta minuti. A otto dalla fine esce per Rog.
Pioli sceglie invece Pjaca ma non si avvicina mai al pari. Tre punti d’oro per Ancelotti, e per il suo nuovo Napoli.