Alle elezioni regionali della Sardegna di domenica scorsa la candidata dell’alleanza M5S, PD e AVS, Alessandra Todde, membro del Movimento 5 Stelle, è stata eletta alla guida della Regione isolana, prevalendo sul candidato di centrodestra e sulla lista di disturbo promossa da Azione. Si tratta della prima donna che viene nominata alla presidenza della Sardegna, e il presidente del M5S Giuseppe Conte le ha dedicato un entusiastico commento.
La prima donna presidente della Sardegna!
Il leader pentastella to esordisce rilevando che “È la prima Presidente di Regione del M5S, la prima donna alla guida della Sardegna“. Oltre a ciò “I cittadini sardi hanno chiuso la porta a Meloni e soci e l’hanno aperta all’alternativa. L’aria è cambiata. Non si vince sempre con l’arroganza di chi – come Meloni – impone i candidati al territorio e si limita a salire sui palchi per i suoi monologhi pieni di false promesse, senza neppure confrontarsi con i cittadini, senza neppure fermarsi ad ascoltare i loro problemi“.
Ascoltando il grido di dolore dei territori!
A tale proposito Conte prosegue dicendo che la coalizione alternativa ha vinto perché ha ascoltato “il grido di dolore dei territori”, e ha saputo offrire delle soluzioni contro una sanità devastata dalle politiche antipopolari del centrodestra. E ancora: “Abbiamo vinto con la forza e la competenza di Alessandra, con le proposte serie e credibili, con un ‘campo giusto’ con le altre forze politiche“. Quest’ultima osservazione è rivelatrice del punto di vista del leader politico sulla prospettiva di un ‘campo largo’ con il PD, sulla quale in effetti conclude: “Non servono ammucchiate, campi larghissimi e minati”.
