Bonus Benzina, le novità su chi sono i percettori!

Previsto dal Decreto Aiuti il Bonus Benzina è un voucher una tantum destinato all'acquisto carburante tramite una tassazione agevolata al datore di lavoro.

Bonus

Il Decreto Aiuti ha fissato a 200 euro il valore limite del Bonus Benzina che sarà versato una tantum. Il sussidio mira a supportare gli spostamenti in automobile dei lavoratori che hanno un reddito annuo lordo inferiore ai 35.000 euro e che sono svantaggiati a causa degli aumenti del prezzo del carburante. Stando a un’analisi di Assoutenti dello scxorso febbraio, il costo del rifornimento, in modalità servito, ha già sforato il limite dei 2,5 euro al litro in certi distributori del nostro Paese.

Un voucher per i dipendenti del settore privato!

Ad usufruire del Bonus Benzina sono tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, compreso chi lavora in studi professionali o enti del Terzo Settore. Il Bonus va anche ai lavoratori da remoto, con contratti da apprendistato e ai soci di cooperative di lavoro, mentre sono esclusi i lavoratori dipendenti di amministrazioni pubbliche  Il voucher da 200 euro rientra nell’agevolazione fiscale dei fringe benefit, beneficiando di poca o punta tassazione. Resta invece fuori la copertura degli oneri contributivi previdenziali, che dunque devono essere pagati.

Arriva direttamente in busta paga!

Per l’anno corrente le nuove soglie di fringe benefit sono fissate a duemila euro per i dipendenti con figli e a mille euro per tutti gli altri secondo l’ultima Legge di Bilancio. Il voucher per la benzina è cumulabile con tutti gli altri contributi esentasse erogabili entro la scadenza dell’agevolazione, il 31 dicembre 2024. Spetta al datore di lavoro decidere se erogare il Bonus Benzina ai suoi dipendenti. Quando riconosciuto, il voucher giunge direttamente nella busta paga del mese successivo al dipendente.

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