Cartelle esattoriali, rateazioni fino a dieci anni!

Il concetto di "fisco amico" e la razionalizzazione del sistema di riscossione sono i due pilastri della riforma fiscale del governo.

Rottamazione quater, ultime novità sul pagamento delle rate

Uno dei due capisaldi della riforma della riscossione, contenuta in un Decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri è il concetto di fisco amico. L’altro caposaldo è la razionalizzazione del metodo di riscossione, a cominciare dal fare pulizia nel magazzino che totalizza, a tutto il 31 dicembre 2023, più di 1.200 miliardi di euro, una quantità spropositata che va molto indietro negli anni ed è spesso riferita a persone defunte, nullatenenti, o irreperibili.

L’introduzione del discarico automatico!

A partire dall’anno 2025 le cartelle non riscosse entro cinque anni saranno automaticamemte “discaricate”. Si passa dalle settantadue rate mensili della modalità attuale, a un massimo di centoventi rate, dunque su un intervallo di tempo che spazia su dieci anni. La misura introduce in tal modo il “discarico automatico” per le quote affidate all’Agenzia delle Entrate “non riscosse entro il 31 dicembre per quinto anno successivo”. Il Fisco può anche procedere al “discarico anticipato” per le quote affidate dal 2025, per cui abbia rilevato “la chiusura del fallimento o della liquidazione giudiziale” o “l’assenza di beni del debitore suscettibili di poter essere aggrediti”.

Snellire la mole abnorme di debiti fiscali!

E dunque l’esecutivo pone mano ancora una volta al sistema della riscossione con lo scopo di renderla più “veloce ed efficiente” e di snellire l’abnorme quantità di debiti fiscali. Tuttavia c’è già chi avverte un clima favorevole al condono. In ogni caso, oltre i 120.000 euro di passivo, il debitore che documenta la temporanea situazione di difficoltà oggettiva, avrà fin da subito la possibilità di dilazionare il pagamento in massimo di centoventi rate mensili.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Knew.it

Informazioni sull'autore