Giorno della Memoria, un’occasione di riflessione per affrontare il futuro su basi diverse

Il Giorno della Memoria è un'occasione per ricordare un passato terribile, e per gettare le basi per affrontare il presente ed il futuro su basi diverse!

Giorno della Memoria

Tante sono le iniziative per celebrare il Giorno della Memoria e tanti i politici che hanno rilasciato dichiarazioni, a partire dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ci ha tenuto più volte a rimarcare che l’antisemitismo è una piaga da estirpare, e che dobbiamo combatterla per evitare che si ripresenti in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove. Il Museo della Shoah, ha spiegato il presidente del Consiglio, è un’istituzione che si occuperà di tramandare la memoria della Shoah e che darà un contributo determinante affinché la malvagità del disegno criminale nazifascista e la vergogna delle leggi razziali del 1938 non cadano nell’oblio.

Sviluppare programmi educativi per infondere la memoria della tragedia!

Il Giorno della Memoria, istituito dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, è dedicato alle vittime dell’Olocausto. Di tratta di un’occasione per riflettere sulle cause di un doloroso passato e al tempo stesso consolidare le basi, perché nel presente e nel futuro non si ripresentino gli stessi fattori scatenanti. Le Nazioni Unite esortano, infatti, gli Stati membri a “sviluppare programmi educativi per infondere la memoria della tragedia nelle generazioni future e impedire che il genocidio si ripeta”. Un giornata che deve essere per tutti un monito sui pericoli causati dall’odio, dal razzismo e dal pregiudizio. Abbiamo il dovere di conoscere uno dei capitoli più tristi del nostro passato, affinché ciò che è accaduto non si ripeta. Come diceva Primo Levi “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate“.

Il discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale in occasione della cerimonia per il “Giorno della Memoria”, ha voluto mettere in guardia dalle ideologie “di superiorità razziale”, “supremazia dello Stato sul diritto inviolabile di ogni persona” e “culto della personalità e del capo”. Mattarella ha garantito che la Repubblica italiana non tollererà in alcun modo minacce, intimidazioni e prepotenze nei confronti delle “comunità ebraiche”, ma ha lanciato anche un appello affinchè “odio e intolleranza” non prendano il sopravvento. Servono momenti di riflessione per coinvolgere le nuove generazioni attorno ai temi dell’Olocausto, delle deportazioni, delle discriminazioni e della diversità.

Una nuova mentalità per affrontare il futuro.

Ha sottolineato Lia Levi nel bel libro “Il Giorno della Memoria spiegato ai miei nipoti”, che ricordare non basta, il ricordo non resta lì per sempre. Memoria è quando i ricordi sono diventati mattoncini del nostro oggi. Noi siamo qui e rappresentiamo il presente, ma senza il passato non avremmo senso. Dobbiamo agire ogni giorno per combattere qualsiasi forma di discriminazione, affinché tutto quello che è successo in passato non torni ad accadere. Serve imparare ad avere una mentalità aperta, di accoglienza, di comprensione, di accettazione e valorizzazione delle diversità.

Combattere ogni forma di discriminazione.

Il riconoscimento della memoria è allo stesso tempo la condanna verso il male dell’indifferenza, dell’intolleranza, dell’odio e della discriminazione. I fenomeni di razzismo e di intolleranza, l’ostilità verso chi è diverso, che sfocia troppo spesso nell’odio, nella violenza, sono in aumento. In questo contesto il ruolo della memoria è fondamentale anche per arginare tutto questo. Come ha sottolineato il presidente Bonaccini conoscere la storia può e deve renderci capaci di respingere ogni forma di antisemitismo. Anche oggi, mentre è in corso il conflitto in Medio Oriente, l’obiettivo deve essere quello di perseguire pace, democrazia e la convivenza fra i popoli e gli Stati.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Knew.it

Informazioni sull'autore