I limiti di velocità riducono i sinistri stradali. Intanto arriva la nuova direttiva di Salvini

Vediamo insieme alcuni punti della nuova direttiva emanata da Matteo Salvini in merito alla deroga dei limiti di velocità a 50km/h in città.

Sinistri stradali

Il vicepremier e ministro ai Trasporti, Matteo Salvini, ha da poche ore firmato la direttiva sui limiti di velocità nei Comuni, emanata dopo l’entrata in vigore a Bologna del provvedimento della cosiddetta ‘Città 30’, che stabilisce il limite di velocità a 30 km/h su tutto il territorio cittadino. Secondo quanto riportato dal Comune, dopo poche settimane, confrontando lo stesso periodo dell’anno 2023, si è verificato un calo di 25 incidenti, di cui 14 con feriti in meno e una vittima in meno. Tali dati evidenziano risultati positivi, che sembrano supportare le argomentazioni delle associazioni che da tempo chiedono l’implementazione dei limiti di velocità a 30 km/h nelle città. Secondo l’Assessora Valentina Orioli comportamenti più prudenti e velocità più basse, supportati dai dati raccolti, possono effettivamente fare la differenza nel preservare l’incolumità di tutti sulla strada.

I punti cardine della nuova direttiva del ministro Salvini.

La direttiva di Salvini precisa che “eventuali limiti derogatori al limite massimo di velocità di 50 km/h devono essere parametrati in relazione a strade o tratti di strada tassativamente individuati, “nonché giustificati solo laddove sussistano particolari condizioni che richiedano l’imposizione di limiti diversi. Tra le condizioni per poter derogare dal limite di 50 km/hvi sono l’assenza di marciapiedi, movimento pedonale intenso, attraversamenti non semaforizzati, restringimenti anomali delle sezioni stradali, pendenze elevate, andamenti planimetrici tortuosi, frequenza di ingressi e uscite carrabili, pavimentazioni sdrucciolevoli o curve in vario modo pericolose.

Il limite dei 30 km/h in vigore in determinate circostanze.

In particolare, spiega il Mit, le deroghe possono essere previste solo per singole strade o tratti di strada, laddove sussistano determinate condizioni oggettive, e il Comune deve sempre motivare la deroga. Il limite dei 30 km/h resterà valido sempre in presenza di “attraversamenti non semaforizzati” e “in strade ad alta frequentazione di pedoni e ciclisti”. La riduzione del limite massimo di velocità andrà sempre di pari passo con l’indicazione da parte dell’ente locale “degli obiettivi che si intendono raggiungere entro un determinato arco temporale”.

La correlazione tra velocità e sicurezza sulle strade.

Diversi studi condotto nel corso degli anni hanno dimostrano una correlazione diretta tra velocità più basse e strade più sicure. Secondo una ricerca condotta dall’International Transport Forum, un’organizzazione intergovernativa che si occupa della sicurezza dei trasporti a livello globale, la riduzione della velocità del traffico veicolare porta a una diminuzione sia del numero di incidenti che della loro gravità. La sicurezza dei nostri tragitti dipende da molti fattori. Tra questi, la velocità occupa un ruolo centrale. Molti incidenti stradali sono provocati da conducenti che non hanno comportamenti spericolati, ma che riflettono abitudini sbagliate. La velocità inadeguata associata alle distrazioni diventano quindi i fattori principali che causano gli incidenti stradali.

Benefici collaterali collegati alla diminuzione dei limiti di velocità.

I limiti di velocità a 30 km/h possono essere un mezzo efficace per ridurre gli incidenti stradali, migliorando la sicurezza delle strade, specialmente per i pedoni e i ciclisti. Oltre agli impatti sulla sicurezza stradale, i limiti a 30 km/h possono generare benefici collaterali oltre a contribuire alla riduzione degli incidenti stradali e migliorare la sicurezza delle strade. Portano con sé una serie di altri vantaggi, tra cui la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Uno studio condotto a Londra, ad esempio, ha rilevato che l’introduzione dei limiti di velocità a 30 km/h ha portato a una riduzione del 10% delle emissioni di ossido di azoto (NOx) e del 6% delle emissioni di particolato (PM). Ed ancora possono incidere positivamente sulla riduzione del rumore, sul mantenimento di una maggiore sicurezza nelle strade, sulla promozione della mobilità attiva, e sulla salute pubblica, incoraggiando l’attività fisica come camminare e andare in bicicletta.

L’Europa favorevole alla diminuzione dei limiti di velocità.

Dal suo canto, l’Europa da tempo chieda meno macchine in città, più limiti di velocità a 30 chilometri orari e anche l’istituzione di una “Giornata Ue senza auto”. Gli eurodeputati hanno rimarcato, che in Europa ogni anno circa 22.600 persone perdono la vita sulle strade, e che il 39% di questi incidenti si verifica nelle aree urbane, dove due terzi delle vittime sono pedoni, ciclisti o motociclisti. Viaggiare a velocità adeguata e mantenere alto il livello di attenzione è il modo migliore per affrontare in sicurezza le situazioni “impreviste” ed evitare incidenti che si possono rivelare fatali.

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