Il governo taglia i fondi Pnrr per la sanità, un’interrogazione del M5S!

A fronte di nuovi tagli nel comparto della sanità, la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha lanciato un allarme sulle politiche governative.

Ospedale

La Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha diffuso l’altro ieri un energico allarme sul taglio per 1,2 miliardi che il governo Meloni ha deciso di effettuare sui fondi Pnrr destinati alla sanità e specificamente alla realizzazione di opere per la sicurezza sismica delle strutture sanitarie in Italia. Benché siano in maggioranza appartenenti alle forze politiche governative, gli assessori regionali che compongono la Commissione, hanno sottolineato all’unanimità la gravità di questi nuovi tagli, considerati una scelta folle.

Un elenco dei tagli del governo sulla sanità!

Ieri, il ministro Fitto in Senato ha ribadito che ci saranno questi tagli. In un comunicato, il M5S sostiene che il Pnrr è ormai diventato, per il governo Meloni, il piano nazionale ritardi e rinvii. E qui fa un impressionante elenco dei tagli sulla sanità: meno 510 milioni per il rinnovamento degli ospedali; meno 132 milioni per l’innovazione sanitaria; meno 34 milioni per il sistema salute, ambiente e clima.

Né riforma né ottimizzazione della spesa sanitaria!

Il comunicato prosegue sostenendo che nell’azione dell’esecutivo Meloni in materia sanitaria non si trovanoa no né riforme né misure per ottimizzare la spesa sanitaria e oggi come oggi, con questo nuovo colpo di taglio sul fondo Pnrr destinato alla sanità, ideato a danno delle Regioni, si sottraggono risorse importanti ai territori e alle strutture ospedaliere pubbliche, “continuando a impoverire la sanità di prossimità”.

Un’interrogazione del M5S alle giunte regionali!

Il Movimento 5 Stelle non si tira indietro – conclude il comunicato e annuncia che, per ottenere delle risposte su questi fatti, “Roberto Gravina, Coordinatore Comitato Enti Locali, in accordo con Andrea Quartini coordinatore Comitato salute e inclusione sociale, stanno lavorando per presentare in tutta Italia, attraverso i nostri portavoce, un’interrogazione indirizzata a ciascuna Giunta regionale”.

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