Il Papa nell’Angelus di oggi ci spiega il significato della gloria di Gesù sulla croce

Toccante e di grande effetto il messaggio lanciato oggi da Papa Francesco nell'Angelus di oggi, in cui ci rivela il senso della gloria di Gesù sulla croce,

Papa Francesco

Papa Francesco nella quinta domenica di Quaresima, nell’Angelus di oggi domenica 17 marzo 2024, ha parlato del significato della gloria sulla croce. Nelle parole del Vangelo di oggi, Gesù spiega che “è venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato…se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà“.

Il significato della gloria di Gesù sulla croce.

Gesù rivela che Lui è il seme nascosto pronto a morire per dare molto frutto. Se volete conoscermi, se volete capirmi, guardate il chicco di grano che muore nel terreno, cioè guardate la croce. Gesù ci spiega che sulla croce vedremo la gloria sua e del Padre, che non corrisponde al successo umano, non è una manifestazione di potenza. Per Dio la gloria è amare fino a dare la vita, glorificarsi per Lui vuol dire donarsi, offrire il suo amore. Questo avviene in modo culminante sulla Croce, dove lui ci dona la vita e perdona i suoi crocifissori. Dalla croce Gesù ci insegna che la gloria vera è fatta di Dono e Perdono.

I criteri di Dono e Perdono ci devono guidare nella vita!

Papa Francesco all’Angelus, invitando a riflettere, con l’avvicinarsi della Settimana Santa, sul significato dell’estremo sacrificio di Cristo. “Verrebbe da pensare che sulla Croce avvenga piuttosto una sconfitta, invece il senso delle sue parole è un altro. La gloria di Dio non ha nulla di autoreferenziale. Per Dio la gloria è amare fino a dare la vita. Glorificarsi, per Lui, vuol dire donarsi, rendersi accessibile, offrire il suo amore. Sulla Croce Gesù ha mostrato tutto l’amore di Dio, rivelandone pienamente il volto di misericordia, donandoci la vita e perdonando quanti lo avevano messo a morte.

Dono e perdono sono l’essenza della gloria di Dio, e sono criteri molto diversi da ciò che vediamo attorno a noi, e anche in noi, quando pensiamo alla gloria come a qualcosa da ricevere più che da dare; come qualcosa da possedere anziché da offrire, no. Il Papa invita a domandarsi quale gloria si desidera per la propria vita, se “quella di impressionare gli altri” per le proprie capacità o per le cose possedute o quella di Gesù crocifisso, la via di chi non si stanca di amare fiducioso che ciò testimonia Dio nel mondo. Ricordiamo che “quando doniamo e perdoniamo, in noi risplende la gloria di Dio”.

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