Dal 1° aprile 2024 tornano le regole ordinarie per lo smart working. In effetti scadono il 31 marzo le modalità semplificate per il lavoro agile per i lavoratori fragili e/o coloro che hanno figli sotto i 14 anni di età. Nell’ultimo Decreto Milleproroghe sono stati cancellati tutti gli emendamenti per prorogare o rendere strutturale lo smart working per certe categorie pubbliche e private. Si torna in tutto e per tutto agli accordi individuali. E oltre a ciò bisogna stare attenti alle multe, che variano da 100 a 500 euro.
Fine dell’accesso semplificato allo smart working!
Ne consegue che dal 1° aprile gli imprenditori non potranno più accedere in modo semplificato allo smart working per i dipendenti, inclusi i “fragili” e i genitori con figli sotto i 14 anni. Il lavoro agile è regolato da norme precise, per tutelare e i lavoratori e le imprese. Innanzi tutto a partire dal mese di aprile bisogna sottoscrivere un accordo individuale per il lavoro da remoto. Le aziende dovranno per forza di cose procedere in questo modo, altrimenti saranno loro comminate sanzioni.
Obbligatorio l’accordo individuale fra azienda e lavoratore!
Questo accordo individuale deve essere stipulato fra impresa e lavoratore e deve prevedere norme specifiche sul luogo dove il lavoratore potrà svolgere la propria mansione da remoto. L’azienda deve mettere al corrente il lavoratore di tutti gli strumenti da utilizzare per portare avanti il lavoro agile, con annesse modalità di controllo. Le aziende che non provvedono a stipulare tale accordo con i lavoratori in smart working possono, a partire da aprile, essere sanzionate. Obbligo del datore di lavoro è procedere entro un massimo di cinque giorni dall’inizio della prestazione a comunicare secondo la procedura standard l’inizio del lavoro per mezzo del portale Servizi Lavoro.
