L’economia della Cina fra problemi incombenti e prospettive di crescita!

Ad onta della crisi immobiliare della crescente disoccupazione giovanile e del rallentamento dell'economia globale, l'economia cinese ha buone prospettive.

Xi Jinping

La Cina sta portando avanti un grande sforzo per rilanciare l’economia nazionale. Nel momento in cui il Paese si sta confrontando con la prolungata crisi immobiliare, la crescente disoccupazione giovanile e il rallentamento dell’economia a livello globale che incombe sulla domanda di beni cinesi, Wang Xiaoping, ministro delle risorse umane e della sicurezza sociale di Pechino ha comunque sostenuto: “Siamo fiduciosi e sicuri di poter mantenere una situazione occupazionale stabile”.

Dagli sforzi per stabilizzare l’occupazione all’ottimismo per le prospettive economiche!

E prosegue: “Allo stesso tempo, abbiamo anche constatato che la pressione sull’occupazione complessiva non si allenta, che le contraddizioni strutturali devono ancora essere risolte, che alcuni lavoratori incontrano difficoltà occupazionali e che sono necessari ulteriori sforzi per stabilizzare l’occupazione“. In ogni caso c’è ottimismo sulle prospettive a lungo termine di crescita economica di Pechino. Gli analisti economici sostengono che l’obiettivo di crescita del Pil – fissato al 5 per cento – è in armonia con lo sviluppo economico della Cina e conferma ancora una volta la strategia del governo cinese che si rivela pragmatica e razionale.

Traguardo crescita del Pil al 5%!

È stato il primo ministro Li Qiang a lanciare l’obiettivo del 5 per cento nel corso della presentazione del report sul lavoro del governo nell’incontro di apertura della seconda sessione del 14° Congresso nazionale del popolo (NPC), l’organo legislativo della Repubblica Popolare Cinese. Il premier ha manifestato grande fiducia, mettendo in evidenza la forza delle istituzioni, il mercato, il sistema industriale e l’enorme forza lavoro di alto livello, il tutto incrementato dalla crescente capacità di innovazione scientifico-tecnologica.

Continuità degli obiettivi economici e rapidi progressi teconologici!

Il traguardo economico fissato dall’esecutivo di Pechino è il medesimo del 2023 e testimonia lo sforzo del Paese per uno sviluppo a un certo stadio a prescindere dalla fase di incertezza. Jeffrey Sachs, direttore del Centro per lo sviluppo sostenibile della Columbia University, ha sottolineato che i progressi tecnologici della Cina sono stati molto rapidi, al punto dia garantire alla Cina “una forte posizione globale per i prossimi anni”. Per raggiungere gli obiettivi, il governo ha intenzione di modernizzare il sistema industriale e di dare ulteriore impulso allo sviluppo di nuove e qualitative forze di produzione.

Una posizione di leadership globale!

Stando al Global Innovation Index 2023 pubblicato dall’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, quella di Pechino è l’unica economia a reddito medio tra le prime trenta e vicina alla top 10. “La Cina ha raggiunto la leadership nel settore delle nuove energie e nella produzione di automobili intelligenti. Tali settori hanno ancora un enorme potenziale”, chiosa Yan Li, docente presso la Nanyang Business School della Nanyang Technological University di Singapore, per il quale con le proprie nuove forze produttive di qualità, la Cina è destinata a rafforzare ulteriormente il proprio poto nella catena globale industriale.

Il più grande motore dello sviluppo mondiale!

Questa crescita della Cina ha ricadute importanti anche sulla comunità internazionale. L’International Financial Forum sostiene che la Cina ha contribuito per il 32 per cento alla crescita economica globale nel 2023 e rimane il più grande motore dello sviluppo mondiale. Oltre a ciò, secondo uno studio del Fondo monetario internazionale, un aumento di un punto percentuale a Pechino incrementerebbe mediamente il livello di produzione in altre economie dello 0,3%.

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