In una circolare che fa chiarezza sulle regole che fanno parte della legge di bilancio per il 2024, l’INPS spiega che da quest’anno si potrà andare in pensione con sessantasette anni di età e vent’anni di contributi, ma soltanto nel caso in cui non siano stati maturati contributi previdenziali antecedenti al 1996. E, oltre a ciò, c’è anche la condizione che debba essere stato maturato un importo di pensione almeno pari all’assegno sociale, e dunque mensilmente 534,41 euro.
Pensionamento anticipato in regime di calcolo contributivo!
Andando nel dettaglio, l’INPS, ha anche dato le specifiche riguardanti il pensionamento anticipato sempre riferito a quello che è il calcolo interamente contributivo. In primo luogo, si potrà andare in pensione all’età di 64 anni qualora si fosse raggiunto un importo pensionistico pari ad almeno tre volte l’assegno sociale, cioè almeno 1.603,23 euro. La pensione anticipata viene calcolata per un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo, ovvero 598,61 euro e, per il 2024, corrispondente a 2.993,05 euro per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto alla pensione di vecchiaia.
Assegno adeguato alla speranza di vita!
C’è anche da dire che una volta che sia stato raggiunto il requisito anagrafico valido per la pensione di vecchiaia verrà predisposto l’intero importo della pensione equamente distribuito nell’arco del tempo. Tuttavia oltre a questo c’è dell’altro, in quanto, come specifica ulteriormente lo stesso Istituto di Previdenza Sociale, è previsto pure l’adeguamento della pensione alla speranza di vita, andando a considerare il numero di anni di contributi versati.
