Riforma del Codice della strada, le novità in arrivo

Il Codice della strada è stato sottoposto a una riforma che prevede delle novità su autovelox, sanzioni, neopatentati, motociclisti e ZTL.

Codice della strada

Il Codice della strada è diventato soggetto a ulteriori modifiche, a proposito dei conducenti di automobili e non soltanto questi, dal momento che nella riforma in oggetto vengono inclusi anche altri tipi di utenti della strada. In particolare, cambia la situazione per coloro i quali vvengono sorpresi alla guida con il cellulare in mano, oppure all’orecchio. Per costoro viene attivata la sospensione breve della patente che varia da una settimana a quindici giorni in dipendenza dei punti che si hanno a disposizione. Cambiano anche le sanzioni: ora si va da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro, che passano rispettivamente a 350 e 1400 in caso di recidiva.

I limiti per le sanzioni con autovelox. I motociclisti.

Oltre a quanto sopra, il nuovo Codice della strada introduce limitazioni alle sanzioni per le infrazioni registrate con l’autovelox: se un mezzo compie più violazioni in un tratto stradale gestito dallo stesso ente, nel corso di un’ora, sarà applicata una sola sanzione, la più alta. Per quanto riguarda, poi, i motociclisti essi ottengono lo status di utenti vulnerabili della strada, vista e considerata la qualità instabile del velicolo e la natura della sua mancanza di protezione.

I neopatentati, le ZTL e le proteste di certe categorie!

Novità anche per i neopatentati. Anzitutto, per il rilascio del foglio rosa bisogna fare un minimo di esercitazioni in autostrada o su strade extraurbane, anche con visione notturna. Inoltre viene confermato l’innalzamento dei limiti di potenza, nei primi tre anni da quando si è conseguita la patente. Oltre a ciò, le Zone a Traffico Limitato (ZTL) saranno introdotte anche fuori dai centri urbani, allo scopo di incrementare la sicurezza pubblica e la fluidità della circolazione. L’ipotesi di riforma, nel frattempo, ha suscitato le proteste dei cicloamatori e delle associazioni ambientaliste, che hanno ribattezzato il testo in Nuovo Codice delle stragi.

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