Sempre più urgente la necessità di arginare le violenze nelle scuole

L'emergenza violenza nelle scuole necessità di un intervento normativo e di una riflessione più profonda, anche da parte dei genitori degli alunni.

Scuola - Alunni - Banchi

Tanti episodi di violenza si stanno verificando all’interno delle scuole. I casi di cronaca che si sono verificati nell’ultimo periodo fanno riflettere sulla piega sempre più drammatica che sta prendendo la situazione. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato misure severe per chi commette violenze a scuola. I sindacati chiedono maggiori tutele verso quella che si presenta come una nuova emergenza sociale. Lo Stato deve garantire maggiori controlli e una maggior sicurezza ai dipendenti della scuola. Il ministro dell’Istruzione intervistato da Il Messaggero ipotizza anche la presenza delle forze dell’ordine a protezione di alcune scuole. Inoltre, si è stabilito che l’Avvocatura dello Stato sia a disposizione gratuitamente per il personale della scuola che subisce aggressioni. La scuola interessa l’ufficio scolastico regionale, che valuta la segnalazione e la inoltra al ministero.

Le novità normative in arrivo.

Alcune proposte di legge al vaglio del Parlamento prendono in esame la situazione relativa a tali comportamenti. Attualmente al vaglio del Senato una proposta di legge che mira a contrastare le violenze sui docenti, che vede come primo firmatario il deputato della Lega, Rossano Sasso. Punto chiave la modifica di alcune norme del codice penale, in particolare gli articoli 336 e 341-bis che puniscono chi esercita violenza, offende o minaccia pubblici ufficiali. Si prevede, pertanto, l’inasprimento della pena per chi esercita violenza, minaccia oppure offende l’intero personale della scuola. Un altro disegno di legge punta invece alla riforma del voto di condotta, che farà media e inciderà sull’esame di maturità. Inoltre, per sospensioni fino a due giorni, lo studente sarà coinvolto in attività di riflessione e approfondimento, culminanti nella produzione di un elaborato critico, per quelle oltre i due giorni, verranno assegnate attività di cittadinanza solidale in luoghi indicati dalle scuole.

Il peso dei social sugli atteggiamenti aggressivi degli adolescenti.

L’uso incontrollato dei social acuisce sicuramente gli atteggiamenti di violenza tra i ragazzi, che si danno appuntamento in chat e poi, sempre attraverso i social, condividono e diffondono le immagini delle risse. Questo tipo di comunicazioni ha un effetto di contagio sociale, secondo il quale l’azione condivisa diventa una sorta di dictat nell’orientamento del comportamento degli altri ragazzi. Il meccanismo è quello dell’emulazione. Il rischio che questi eventi si trasformino in fenomeni di moda pertanto è reale.

Gli adulti devono essere vicini ai propri figli nel periodo adolescenziale.

Secondo il professor Alessio Vieno, docente e responsabile scientifico di Lab ID, laboratorio di ricerca e intervento su internet e dipendenza dell’università di Padova, siamo di fronte a un fenomeno vecchio che si realizza con modalità nuove, in cui il rischio di emulazione, tipico del periodo adolescenziale, è elevatissimo. Secondo Vieno le nuove tecnologie sono spazi arricchenti per gli adolescenti, ma con molte insidie. Spetta agli adulti interagire con i ragazzi anche attraverso queste nuove tecnologie, ed aiutarli ad affrontare questo periodo delicato della loro vita, dando il loro sostegno ed appoggio.

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